
Torniamo a parlare, e ciò che conta di più è BENE, del Sistema Sanitario Nazionale e della Lombardia.
Infatti come regione è stata la prima a deliberare sull’uso di un nuovo farmaco per il trattamento non cruento del morbo di Dupuytren.
E questo significa il farmaco sarà rimborsato dal SSN, ma sarà effettuabile solo nelle strutture autorizzate, per ora:
- l’ospedale San Giuseppe di Milano
- l’IRCCS Multimedica di Sesto S. G.
Ma cos’è il morbo di Dupuytren?
È una patologia che colpisce le mani. Si assiste alla formazione di fibre di collagene che:
- prima si presentano in forma di noduli, anche dolorosi
- poi di corde che bloccano le dita. Mignolo ed anulare sopratutto.
Fra le deformità della mano è la più comune, e l’incidenza è maggiore negli uomini, sopratutto dalla quinta decade di età in poi.
Cosa si può fare?
Dal punto di vista riabilitativo la proposta terapeutica, o fisioterapia, prevedere esercizi, manipolazioni e terapie fisiche con l’obiettivo di rallentare il progredire della deformità.
Arrivati ad un certo punto però l’approccio diventa chirurgico: si apre la mano e, semplificando molto, si fa pulizia. Si rimuovono i noduli e si recidono le corde che intrappolano i tendini.
Un approccio efficace ma decisamente invasivo, che comporta dei tempi di recupero e riabilitazione importanti.
Qual’è la novità?
Da adesso sarà invece possibile ottenere lo stesso effetto senza tagliare. E questo grazie ad un nuovo farmaco, lo Xiapex, che iniettato su corde e noduli aggredisce le fibre di collagene e le rompe, “liberando” le dita.
Con due grossi vantaggi:
- i tempi di riabilitazione e recupero si contraggono notevolmente
- non meno importante, il sistema sanitario nazionale risparmia, intorno al 30%
Come mai allora solo in due centri è possibile effettuare questo trattamento?
Lo Xiapex scioglie il collagene. E di cose di collagene nella mano ce ne sono parecchie.
Una iniezione nel punto sbagliato porterebbe a conseguenze importanti. Gravi.
Per questo la preparazione del medico deve essere specifica. Ma siamo sicuri che presto tanti altri medici si specializzeranno in questa tecnica.
Per chi fosse interessato, ecco un link all’AIFA (Agenzia Italiana del FArmaco), che presenta una lista, in costante aggiornamento, dei centri autorizzati alla prescrizione del farmaco divisi per regione.