Il morbo di Dupuytren (o contrattura di Dupuytren) è una patologia cronica e progressiva che colpisce la fascia palmare della mano. In particolare, interessa il tessuto connettivo che si trova sotto la pelle del palmo e può portare a una graduale contrattura delle dita, soprattutto dell'anulare e del mignolo, rendendo difficile o impossibile estenderle completamente.
Cause e fattori di rischio:
- Predisposizione genetica: la malattia è ereditaria e più comune nelle persone di origine nord-europea.
- Età e sesso: colpisce soprattutto uomini sopra i 50 anni.
- Fattori associati: diabete, alcolismo, fumo e traumi ripetuti alle mani possono aumentare il rischio.
Altri fattori di rischio includono condizioni metaboliche, come iperlipidemia, e problemi vascolari. Sebbene le cause esatte non siano completamente chiare, la genetica e alcuni fattori ambientali sono i principali responsabili dello sviluppo della malattia.
Sintomi:
- Noduli nel palmo: inizialmente si possono sviluppare piccoli noduli duri nel palmo della mano.
- Cordoni fibrosi: con il tempo, questi noduli possono formare dei cordoni fibrosi che si estendono verso le dita.
- Contrattura delle dita: le dita iniziano a piegarsi verso il palmo, rendendo difficile aprire completamente la mano.
Trattamento:
Il trattamento del morbo di Dupuytren dipende dalla gravità della contrattura e dal grado di compromissione funzionale. Le opzioni includono:
Terapia non chirurgica:
- Iniezioni di corticosteroidi: possono ridurre l'infiammazione e rallentare la progressione della malattia nelle fasi iniziali.
Trattamento chirurgico:
- Aponeurectomia parziale: rimozione parziale della fascia palmare malata. Questo è uno degli interventi più comuni.
- Aponeurectomia percutanea con ago: una tecnica meno invasiva in cui vengono usati aghi sottili per rompere i cordoni fibrosi.
- Dermofasciectomia: nei casi più gravi, può essere necessario rimuovere sia la fascia che la pelle sovrastante, sostituendola con un innesto cutaneo.
Ruolo della fisioterapia:
La fisioterapia è fondamentale nella gestione del morbo di Dupuytren, sia prima che dopo l'intervento chirurgico, per ottimizzare la funzionalità della mano e prevenire recidive.
- Prevenzione della rigidità: nelle fasi iniziali, la fisioterapia si concentra sull’allungamento dei tessuti, sulla mobilizzazione delle dita e sul mantenimento della funzione articolare.
- Riabilitazione post-operatoria: dopo l'intervento chirurgico, è essenziale il recupero della forza e della mobilità, con esercizi specifici per migliorare la flessibilità e la destrezza delle dita.
- Tutori: possono essere utilizzati per mantenere le dita in estensione e prevenire nuove contratture.
Elettromedicali consigliati:
I trattamenti con apparecchiature elettromedicali possono essere utili per ridurre il dolore, migliorare la circolazione locale e stimolare la guarigione dei tessuti. Tra le tecniche più consigliate ci sono:
- La tecarterapia (Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo) è spesso consigliata perché agisce stimolando il tessuto profondo, migliorando la circolazione e riducendo l’infiammazione. Può essere utile nelle fasi iniziali per ridurre la progressione della fibrosi e per alleviare i sintomi, e anche nella riabilitazione post-chirurgica per accelerare la guarigione.
- La laserterapia è un trattamento che utilizza un fascio di luce per ridurre il dolore, stimolare il metabolismo cellulare e migliorare la rigenerazione dei tessuti. Può essere utile per ridurre l’infiammazione e il dolore, migliorando la qualità del tessuto fibrotico. I laser a bassa intensità sono spesso utilizzati in fisioterapia per problemi di tipo muscolo-scheletrico
- La magnetoterapia utilizza campi magnetici a bassa frequenza per migliorare la rigenerazione dei tessuti e ridurre l’infiammazione. Sebbene meno utilizzata rispetto a tecar e laser, può essere utile nel supportare il recupero post-operatorio, promuovendo la guarigione delle ferite e la riduzione dell'edema.
Quale scegliere?
- Tecar è spesso il trattamento più consigliato per migliorare la circolazione, alleviare il dolore e ridurre la fibrosi nei tessuti profondi.
- Laser è utile per la riduzione dell'infiammazione e del dolore, stimolando la guarigione dei tessuti superficiali.
- Magnetoterapia può essere un'opzione complementare per favorire la rigenerazione e ridurre l’edema post-operatorio.