Linfodrenaggio
Il linfodrenaggio è una pratica di cui si sente spesso parlare ma che solo in pochi conoscono correttamente.
Facciamo quindi chiarezza partendo dal definire cos'è la linfa e perché è importante prendersene cura per la propria salute.
Cos'è la linfa?
La linfa è un liquido incolore e trasparente che trae origine dal sangue ed è formato da due componenti principali:
- una parte plasmatica che contiene proteine, elettroliti, glucosio, azoto, colesterolo, ferro, ormoni, enzimi e una notevole quantità di fibrinogeno (corresponsabile del processo di coagulazione),
- una parte orpus colata formata da linfociti, ossia globuli bianchi, cellule che attivano la risposta immunitaria
Cosa sono i linfonodi e le stazioni linfatiche?
I linfonodi sono strutture di piccole dimensioni simili a fagioli. Sono sparsi nel corpo umano, disposti singolarmente o a gruppi e costituiscono le stazioni linfatiche.
La loro funzione principale è attivarsi in presenza di infiammazioni o infezioni, dando origine alla risposta immunitaria.
Quando le stazioni linfatiche si presentano gonfie e dolenti segnalano quindi la presenza di un processo infiammatorio in corso. Tale processo può essere moderato, come in risposta a una influenza stagionale, oppure violento nel caso di infezione o patologia più severa.
La presenza di gonfiore e dolorabilità dei linfonodi è da considerarsi pertanto un segnale importante.
A cosa serve il sistema linfatico?
Il sistema linfatico trasporta i liquidi corporei mantenendone l'equilibrio, definito "omeostasi".
Ha il compito di drenare la linfa "intrappolata" che ristagna tra le cellule e i tessuti corporei. Svolge inoltre un'importante azione a favore del sistema immunitario.
Dato che il 70% del corpo umano è composto da liquidi il suo intervento è di primaria importanza per l'intero organismo. Il malfunzionamento di questo meccanismo può dare origine a edema.
Perché è importante drenare gli edemi?
Quando il sistema linfatico funziona correttamente la linfa viene drenata e le cellule lavorano ben nutrite e ossigenate. In caso contrario si genera accumulo e ristagni dannosi ai tessuti corporei.
Il ristagno può presentarsi in diversi modi.
- nelle prime fasi la stasi produce un leggero gonfiore, che spesso si riassorbe a riposo
- quando l’edema diventa più importante si manifestano pesantezza e sensibilità della pelle
- un ulteriore incremento del ristagno rende complicato eseguire semplici movimenti articolari e indebolisce la pelle, che tende a lesionarsi facilmente
- se il linfedema non viene risolto può arrivare a generare un ispessimento patologico del derma.
Cosa fa il linfodrenaggio?
Il linfodrenaggio aiuta il sistema linfatico a drenare l'edema. La sua esecuzione richiede pertanto tecniche precise e ritmiche per liberare i tessuti. Viene percepito come un massaggio, dal quale si differenzia per direzione e intensità. Il massaggio classico si esegue dalla periferia verso centro del corpo, andando dalle estremità di mani e piedi verso il cuore.
Nel linfodrenaggio le manovre seguono il percorso inverso perché i ristagni in prossimità delle stazioni linfatiche vanno rimossi, prima di accompagnare la linfa lungo il decorso dei suoi vasi.
Il massaggio drenante è profondo mentre il linfodrenaggio è leggero come una carezza. I vasi linfatici sono più superficiali di quelli venosi quindi è sufficiente una leggerissima pressione per stimolarli.
Gli effetti principali del linfodrenaggio
- anti-edema, causati ad esempio da distorsione alla caviglia oppure postumi da evento chirurgico (mastectomia, protesi, chirurgia estetica, linfagite),
- immunitario, stimolando la reazione del sistema,
- cicatrizzante in quanto favorisce la riparazione tissutale delle ferite,
- effetti sul microcircolo,
- trattamento della cellulite.
Linfodrenaggio: quando evitarlo?
Il trattamento linfodrenante è assolutamente controindicato nei casi di:
- infezioni in corso
- tumori attivi
- ferite aperte
- tubercolosi
Per tutte le altre situazioni è sicuro e senza effetti collaterali, anche in presenza di ipertensione o gravidanza.
Come fare prevenzione?
Esistono attività di supporto al sistema linfatico che facilitano la prevenzione dei ristagni. Tra queste indichiamo:
- l'attività fisica, sempre consigliata con esecuzione costante,
- lo stretching in quanto l'allungamento muscolare districa il liquido interstiziale e favorisce la circolazione dei liquidi,
- i bendaggi compressivi nei casi di stasi importanti e/o nei postumi da interventi chirurgici,
- il drenaggio eseguito con la Tecarterapia®, che consente di agire selettivamente sui vasi linfatici.