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Sindrome di Maigne o pubalgia?

La sindrome di Maigne è caratterizzata da dolore aspecifico che si manifesta a livello lombare, basso ventre, inguine, anca, alla regione genitale o addirittura può essere confuso con pubalgia.

La scoperta la si deve a Robert Maigne medico francese che, dopo aver effettuato studi in Osteopatia, riuscì a trasformare metodiche ancora empiriche in una disciplina medico-scientifica.

Il dott. Robert Maigne identificò la sindrome della giunzione dorsolombare corrispondente a una lieve irritazione delle radici nervose di uno o più segmenti vertebrali, nello specifico il dolore è provocato dall'irritazione del nervo rachideo T11-T12 (che si estende nel rapporto con la vertebra sopra T10-T11 e quella sotto T12-L1).

Blocchi a livello di queste articolazioni possono essere responsabili dell'irritazione.

L'irritazione dei rami posteriori produce lombalgia, questi rami innervano la parte superiore della regione glutea, il dolore è percepito come un dolore profondo.

I rami anteriori producono dolori addominali e inguinali o sindromi pubalgiche e i rami perforanti interessano la zona dell’anca (coxalgia).

In ambito osteopatico si tiene presente che la zona di passaggio tra la colonna dorsale e lombare (T12/L1) è un punto di grandi sollecitazioni meccaniche ed è definita "cerniera" con elevate possibilità di movimento, soprattutto in rotazione.

Un micro trauma ripetuto, un’alterazione posturale della colonna o un movimento lavorativo/sportivo scorretto, possono essere tra le cause più frequenti di questa disfunzione. La giunzione dorso-lombare è una zona particolarmente sollecitata negli sforzi della vita quotidiana, tra i fattori di rischio troviamo i sovraccarichi funzionali, le errate posizioni e i cattivi movimenti ripetuti di rotazione del rachide.

Trattandosi di un problema di tipo funzionale e non anatomico, la “sindrome della cerniera” non è diagnosticabile con esami di imaging come TAC, Risonanza Magnetica, Radiografie.

In terapia manuale la sindrome della giunzione dorsolombare viene valutata mediante numerosi test, per citarne qualcuno troviamo: 

  • la presenza di dolore pressorio sulla spinosa della vertebra interessata (di solito T12)
  • la risposta di dolore al pince-roule cutaneo che evidenzia un ispessimento del tessuto innervato

La corretta valutazione di sindrome della giunzione dorsolombare è spesso resa possibile sin dal primo trattamento in quanto genera una notevole riduzione del dolore.

Si tenga presente che i sintomi di "sindrome della giunzione dorsolombare" potrebbero anche nascondere una patologia a carico dell’anca, ernie o patologie di carattere internistico (apparato ginecologico, urinario, gastroenterico).

Il sospetto di una di queste condizioni suggerisce al terapista di inviare il paziente ad una valutazione medico specialistica, prima di eseguire un trattamento di terapia manuale. 


 

 

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