Cosa sono i legamenti crociati?
I legamenti crociati sono due per ginocchio, uno anteriore e uno posteriore, visti frontalmente, si incrociano a formare una X.
Insieme forniscono stabilità al ginocchio, soprattutto in direzione antero-posteriore, in pratica il legamento crociato anteriore impedisce alla tibia di scivolare in avanti rispetto al femore, il posteriore impedisce lo scivolamento nella direzione opposta.
Grazie alla loro geometria di precisione, i legamenti crociati lavorano in sincronia per guidare il ginocchio nel movimento di flessione ed estensione.
La precisa meccanica del ginocchio è garantita da una serie di altre strutture:
- i legamenti collaterali, che stabilizzando il ginocchio perpendicolarmente ai crociati,
- i menischi, che interposti tra le ossa fanno da cuscinetti,
- le ossa tibia e femore, che forniscono la base del movimento.
Questi "attori" lavorano in sinergia come gli ingranaggi di un orologio.
I crociati hanno il compito di limitare il movimento eccessivo quindi, se forziati troppo, possono soffrire di:
- distorsione, si verifica con un piede puntato a terra e busto che ruota,
- distrazione mediale, tipico nel gioco del calcio, quando l'avversario ti colpisce in scivolata.
- iperflessione tipico negli sciatori dopo un salto,
- colpo diretto, si verifica ad esempio nel tamponamento in macchina, quando la tibia urta sul cruscotto.
I legamenti crociati, come tutti i legamenti in generale, sono fatti per durare e sono fatti bene, non si rompono senza motivo e per romperli servono delle forze importanti. Possono rompersi facilmente nei casi di:
- indebolimento cronico per sforzi ripetuti,
- indebolimento per assunzione di alcuni farmaci.
I legamenti rotti sono da operare?
...dipende da cosa volete farci con questo ginocchio!
- se siete sportivi e volete tornare alle vostre attività in sicurezza, l'intervento è fortemente consigliato,
- se siete sedentari e al massimo fate una passeggiata ogni tanto, si può sopravvivere anche senza.
La riabilitazione dei legamenti crociati consiste in:
- prima fase: gestire il dolore e contenere l'infiammazione,
- seconda fase: mantenere la qualità del movimento,
- terza fase: rinforzare i muscoli, se saranno forti e tonici potranno sopperire alla carenza del legamento.
- quarta fase: ritorno all'attività sportiva. Non tutti hanno questo obiettivo, ma per chi ce l'ha è importante studiare un programma di esercizi specifici.