
Il primo soccorso è importante
È scontato dirlo, ma “quanto” importante?
Ovviamente dipende dal problema, ma se pensiamo all’arresto cardiaco per ogni minuto passato senza soccorso (il famoso CPR) lo sfortunato paziente perde il 7-10% di probabilità di essere salvato.
E se dovesse capitare a me, la cosa che vorrei più al mondo sarebbe una persona a fianco capace di soccorrermi.
Perché per quanto abbia fiducia nello zelo dei soccorritori professionisti e volontari, ancora il teletrasporto non ce l’hanno.
Chiunque andrebbe bene, anche un… bambino!
Per salvare il maggior numero di persone possibili, è essenziale che il maggior numero di persone possibile sia capace di intervenire.
E quindi (finalmente) una scelta sensata, in collaborazione tra ministero dell’istruzione e ministero della salute:
In cosa consiste?
In pratica agli alunni delle scuole (prima di primo e secondo grado, ma poi anche primaria ed infanzia) gli operatori del 118, delle società scientifiche e di volontariato insegneranno le basi del primo soccorso.
Cioè cosa fare nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi.
I programmi saranno calibrati, ovviamente, all’età dei bambini (o ragazzi), e non sottovalutiamo l’educazione dei più piccoli!
Certo non saranno in grado di rianimare un paziente, ma basta anche un piccolo gesto, come chiamare aiuto e raggiungere un telefono, per salvare una vita!
Per i più curiosi ecco il link al ministero della salute in cui si parla dell’argomento, ed anche quello alle linee guida europee per il primo soccorso!