Caposaldo della riabilitazione, la massoterapia a Milano è presente in ogni centro di fisioterapia.
Ma…
Cos’è la massoterapia?
È il massaggio, forse la prima tecnica terapeutica nata nella storia.

Ampiamente diffusa e sviluppata già al tempo di greci e romani, la massoterapia si è profondamente trasformato nel tempo.
Nuove tecniche sono nate dall’esperienza e dallo studio scientifico.
Quella comunemente nota è quella che ci deriva, come dicevamo, dalla cultura greca e romana.
Ma ampio sviluppo si ha avuto anche in oriente, come in Cina, con il Tuina, ed in Tailandia, con il massaggio tailandese.
In realtà ogni cultura ha aggiunto delle caratteristiche peculiari.
Ad oggi la massoterapia non è una tecnica, ma un insieme di tecniche, che consistono nel massaggio o manipolazione manuale dei tessuti.
Nonostante risulti spesso sottovalutata o snobbata, è tutt’oggi una ottima base di partenza per qualunque tipo di trattamento riabilitativo.
Dopotutto è la base da cui è nata e si è evoluta la fisioterapia moderna, sia come Fisioterapia che come Terapia Manuale o Osteopatia.
Come funziona un trattamento di massoterapia?
Non possiede né i sofisticati test valutativi né la precisione delle tecniche della fisioterapia, ma lascia tutto, letteralmente, nelle mani del terapista.
Durante la seduta l’operatore guida il trattamento con le sue mani.
E dalle stesse si lascia guidare.
Il corpo del paziente ci parla, e sapendolo ascoltare ci porterà dov’è il problema.

Quando si parla di tecniche, in realtà, si parla di due cose:
- la manualità, il tocco da usare per raggiungere l’obiettivo prescelto
- lo schema, la struttura sulla quali si costruirà la seduta. La sequenza con la quale si andranno ad affrontare i problemi.
Un operatore serio deve studiare queste cose, e poi mettersi in gioco ed applicarle.
La qualità di un trattamenti di massoterapia si misura a pelle. Chi lo riceve si accorge subito se l’operatore è esperto.
Come il corpo del paziente racconta la sua storia, il tocco del terapista rispecchia la sua preparazione.
Solo quando il paziente sentirà un tocco esperto riuscirà a rilassarsi, esponendo i suoi problemi alle mani del terapista. Questo contatto inoltre permetterà di instaurare un rapporto di fiducia.
Viceversa il paziente manterrà sempre uno stato di tensione, a protezione del suo dolore. Ed il trattamento non sarà efficace.
Ci sono controindicazioni ad un trattamento di massoterapia?
Non è possibile parlare di controindicazioni vere, e questo perché esistono moltissime tecniche molto diverse tra loro.
Si parla per lo più di precauzioni, che verranno valutate dal professionista prima del trattamento, in fase di anamnesi.
In generale possiamo dire che sono precauzioni:
- la gravidanza
- problemi di tipo circolatorio, trombosi venosa profonda in primis
- problemi o lesioni cutanee
- problemi oncologici
Il professionista deve essere messo al corrente di queste cose, in quanto il trattamento andrà impostato di conseguenza.
Ad esempio, in presenza di lesioni cutanee, magari in seguito ad un intervento, non posso eseguire un massaggio profondo connettivale. Ma posso, e fa molto bene, eseguire un trattamento linfodrenante attorno alla ferita. Per contro, in un problema oncologico (sotto stretta autorizzazione del medico oncologo), solitamente non si effettua linfodrenaggio, ma un massaggio miofasciale può portare sollievo.
Massoterapia: in cosa può essere utile?
Attraverso le sue tecniche nel nostro centro di massoterapia a Milano è possibile trattare efficacemente:
- muscoli, ricercando un effetto decontratturante, rilassante o tonificante
- fasce, con l’obiettivo di liberarle dalle aderenze e restituirgli elasticità
- edemi, ridurre ematomi o trattare cicatrici e ferite tramite un trattamento linfodrenante
- il tessuto connettivo, ricco di recettori nervosi, attraverso un massaggio connettivale per indurre per via riflessa dei cambiamenti in tessuti vicini o lontani
Senza contare l’apporto emotivo che un buon trattamento ha sul corpo.
Un buon tocco porta benessere, libera endorfine che agiscono a livello globale e che ci fanno stare bene nella totalità, e non solo nella parta trattata.