Come si suol dire “non tutti i mali vengono per nuocere”. Tra tutte le conseguenze più o meno gravi che ci ha lasciato la pandemia una che ci tocca tutti, e noi terapisti in particolar modo, è il cambiamento dello
Approda al tavolo delle Regioni il testo per la definizione dell’ospedale di comunità (qui il testo).
Ma a cosa serve questo ospedale di comunità, o in burocratese “presidio sanitario di assistenza primaria a degenza breve”?
È davvero necessario complicare ulteriormente la struttura del sistema sanitario nazionale?
Osteopatia e Chiropratica sono due discipline (sopratutto la prima) molto diffuse e molto di moda negli ultimi anni.
Lavorano sulla cura e sul benessere della persona, lavorano sul dolore, insomma, di fatto sulla salute delle persone.
Ma sono sanitari? Non proprio…
O per lo meno in teoria.
Le liste di attesa interminabili sono un caposaldo della cultura italiana, quasi come la pizza o la pasta.
Quando è ahimè necessaria una visita o un esame di laboratorio, la reazione del cittadino è sempre la stessa.
Eppure non dovrebbe essere così!
Il primo soccorso è importante, è scontato dirlo, ma “quanto” importante?
Ovviamente dipende dal problema, ma se pensiamo all’arresto cardiaco per ogni minuto passato senza soccorso (il famoso CPR) lo sfortunato paziente perde il 7-10% di probabilità di essere salvato.
In autunno, tra ottobre e novembre, anche in Italia sarà disponibile il nuovo vaccino contro il papilloma virus.
E si attende che, uniformandosi a quanto raccomandato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, venga approvata la vaccinazione universale anti-HPV.
Lo sapevate che da gennaio 2017 sono cambiate le regole per i seggiolini per auto dei bambini?
Adesso siamo allineati con le nuove direttive europee. Anche. Nel senso che le regole arrivano da più parti: stato, codice della strada, ed europa.
Questo è quello che risulta dalle ultime ricerche effettuate sul problema. Il mal di schiena risponde poco ai farmaci. Ma gli effetti collaterali rimangono
Ecco una notizia passata in sordina: la Philip Morris dichiara che smetterà di produrre sigarette.
Stiamo parlando della Philip Morris, proprietaria di brand come Malboro, Diana, Chesterfield, Merit, insomma buona parte dei nomi più noti di sigarette.
E quando un colosso del genere abbandona il suo prodotto di punta, qualche domanda bisogna farsela.
Si chiama SCED, che sta per “individuazione precoce dei tumori solidi” (dall’inglese Solid Cancer Early Detection).
Già praticata nei reparti di oncologia per monitorare i pazienti che hanno già sofferto di un tumore (il cosiddetto follow up), la SCED potrebbe divenire il nuovo punto di riferimento, o gold standard, per la prevenzione del futuro.
