distorsione caviglia milano forzata
Dimostrazione altamente didattica del meccanismo di lesione

La distorsione di caviglia. O distorsione tibio-tarsica. O semplicemente distorsione.
Insomma, quando ci prendiamo una storta, la caviglia si gonfia, diventa nera e fa male.

Ma che cosa succede realmente dentro la nostra caviglia?

Distorsione di caviglia, ma è grave?

Di per sé il distorsione di caviglia significa “ho fatto fare alla caviglia un movimento che non avrebbe dovuto fare”.
La caviglia deve sopportare il peso del corpo ad ogni passo, e scaricarlo a terra.
Per questo deve essere molto stabile. E come tutte le cose molto stabili, deve muoversi poco.
In termini molto pratici, la caviglia è quella articolazione che fa fare su e giù al piede.
Gli altri movimenti? Non è lei a farli, ma il piede sottostante. E sono movimenti limitati in ampiezza.

Ti interessa un consulto gratuito?

Puoi chiamarci, senza impegno, per capire come possiamo aiutarti!

Cosa succede se forziamo? Niente.
Cosa succede se forziamo tanto? Distorsione.

Sottolineiamo il tanto. Per procurarsi una distorsione con le mani dobbiamo forzare come il lottatore di wrestling qui sopra.
Nella vita quotidiana il meccanismo è uno: mettere tutto il proprio peso su un piede non appoggiato bene. E spesso non è sufficiente nemmeno quello, dobbiamo proprio caderci sopra, mettendo il piede in una buca più o meno profonda, o cadendo da dei gradini

Perché insistiamo tanto su questo punto?

Perché spesso le distorsioni vengono sottovalutate, banalizzate quasi. Ed invece si parla di traumi importanti.
Se lo stesso trauma che ci ha fatto gonfiare la caviglia capitasse ad un polso o un gomito, verosimilmente ci aspetterebbero i classici 30 giorni di gesso!

Iniziamo subito con una precisazione.

Distorsione, ma di cosa?

Dicevamo che la caviglia permette un solo movimento al piede, su e giù (o flesso-estensione, per essere precisi).
Gli altri movimenti sono impediti dalla forma delle ossa e da dei forti legamenti.

In una distorsione, in base alla direzione del movimento che ha causato il trauma, si lesioneranno uno o più legamenti. Il nome “tecnico” verrà dato proprio da questi.

La distorsione di caviglia più classica è quella in inversione. Cioè?

distorsione caviglia milano inversione
Trauma in inversione!

Tipico…quando “metto giù male il piede”.

E ben noto agli sportivi. Calciatori, ma anche cestisti e pallavolisti, sopratutto quando atterrano da un salto. Sul piede di un avversario.
Con questo movimento, al 90% avrete una distorsione di caviglia. A meno che non abbiate muscoli di acciaio. Che non vi salvano, ma riducono i danni.

In questi casi a lesionarsi sarà il legamento peroneo-astragalico anteriore. LPA per gli amici (radiologi ed ortopedici). È lui il principale attore, quello che fa la parte dell’eroe che cerca di salvare la caviglia impendendo che si “giri troppo”.

Gli scenari possibili?

  • se va bene, tiene, ci spaventiamo un poco, magari un poco di indolenzimento ma subito ce ne dimentichiamo.
  • se va meno bene si stira. Cioè viene allungato troppo, ed alcune fibre al suo interno cedono. Dolore, gonfiore. Livido non sempre.
  • se va male si lesiona. E può essere una lesione più o meno ampia, in base a quanto forte è stato il trauma. Qui il livido è assicurato.
  • se va proprio male si avrà una rottura o una disinserzione. La prima non ha bisogno di spiegazioni particolari. Per quanto riguarda la seconda, ricordate sempre che i legamenti sono forti. Al punto che capita che invece che rompersi il legamento, si rompa l’osso al quale è attaccato. E si parla di disinserzione del legamento dall’osso.

Distorsione di caviglia: cosa fare?

Come trattamento da fare immediatamente, a livello accademico il protocollo è uno: PRICE. Ovvero:

  • P per protezione. Immobilizzarla. Muoverla o caricarci sopra potrebbe dare il colpo di grazia ad un legamento già lesionato.
  • R per riposo. Lasciatela stare! I meccanismi di guarigione ci sono, ma bisogna permettergli di agire. Per cui stampelle, se bisogna camminare.
  • I per ghiaccio, o ice dall’inglese. Il ghiaccio va usato subito, e nei giorni seguenti. Massimo 10 minuti per volta, con pause di altrettanti tra una e l’altra. Il freddo impedisce, nell’immediato, che la caviglia si gonfi (troppo) e che venga fuori un ematoma. Ma se tenuto troppo può infiammare e causare ustioni.
    Davvero? Si, davvero davvero. Capita di vedere in studio pazienti con ustioni da freddo per aver esagerato con il ghiaccio.
  • C per compressione. Con una benda elastica, un tutore, una cavigliera. Si ha un doppio effetto, si limita primo il gonfiore, secondo il movimento.
  • E per elevazione. Tenerla in alto, meglio se sopra l’altezza del cuore. In questo modo la gravità spingerà i liquidi lontano dalla caviglia, che rimarrà sgonfia e riassorbirà il livido prima. Ovviamente da sdraiati.

Cosa fare poi?

Fisioterapia! Essendo uno dei traumi più comuni, sono state sviluppate negli anni innumerevoli tecniche e metodiche per lavorarci sopra.

Un buon protocollo di lavoro prevede tre passaggi fondamentali, in ordine:

  • controllo del gonfiore. Linfodrenaggio, o Tecarterapia la fanno da padroni qui. Ma anche la Limfa therapy da ottimi risultati. Aiutando a scaricare i liquidi, riducono il gonfiore e facilitano il riassorbimento dell’eventuale ematoma. È possibile usare anche dei bendaggi compressivi, stando attenti però a non comprimere troppo. Cosa che porterebbe a risultati opposti.
  • controllo del dolore. Con tecniche manuali è possibile lavorare su tutti i tipi di tessuto coinvolti nel trauma, riducendo il dolore e recuperando il movimento. O ROM articolare, come piace scrivere nei referti.

Questi due sono i primi e fondamentali passaggi da compiere. È importante agire subito, perché prima si prende, prima guarisce.
È importante poi muoverla da subito. Il movimento, sopratutto negli arti inferiori, è essenziale. La contrazione dei muscoli fa da “pompa” e spinge via i liquidi, aiutando a sgonfiare. Ovviamente bisogna avere delle precauzioni, ed il terapista saprà guidarvi nel come e quanto muovere.

  • Recupero del controllo. O propriocezione. In breve, i legamenti sono riccamente innervati. In base alla tensione alla quale sono sottoposti, ci dicono in che posizione è la caviglia. Un legamento lesionato manda segnali imprecisi o sbagliati. Aumentando il rischio di nuove distorsioni.
    Esistono esercizi specifici, che sono importanti per tutti, ma essenziali per chi fa attività sportiva.
distorsione caviglia milano camminare sabbia
Ecco un ottimo esercizio propriocettivo. Per chi ha una spiaggia a disposizione, ovviamente…

Nei casi più gravi? Dove ci sono rotturefratture ossee o gravi instabilità articolari, la soluzione è la chirurgia, o il gesso (vi rimandiamo però alla pagina sul Trattamento delle fratture ossee con Limfa Therapy). Ma poi il protocollo di lavoro rimane lo stesso.

Un consiglio finale

Non sottovalutate una distorsione di caviglia. Può sembrare banale, e molto spesso non viene trattata a dovere.
I problemi vengono dopo!
Una caviglia instabile può non essere dolorosa. Ma nel lungo periodo può causare problemi a ginocchia, anche e schiena.

I tipici dolori che poi migliorano ma non passano. Perché? Perché la causa è più in basso!

Volete qualche informazione in più?

Non esitate a contattarci!
Senza impegno saremo lieti di rispondere alle vostre domande per capire insieme se nel nostro centro potrete trovare le risposte che cercate!

La distorsione di caviglia!
Call Now Button