
Ecco a voi, grandi protagonisti delle sale operatorie ortopediche, i menischi!
Con i loro problemi, rappresentano una consistente fetta degli interventi alle ginocchia. Ma perché?
Cosa sono i menischi?
Potremmo iniziare una lunga e noiosa trattazione anatomica su cosa siano e come siano fatti i menischi, ma passiamo subito alla sostanza!
I menischi sono degli ammortizzatori. Né più, né meno.
Posizionati tra tibia e femore, due per ginocchio, proteggono la cartilagine e l’osso sottostante dagli insulti meccanici.
E con insulti intendiamo il nostro peso.
Ad ogni passo tutto il nostro peso, ed anche di più, passa attraverso il ginocchio per scaricarsi a terra.
Anche di più perché bisogna considerare la velocità del passo, e la forza muscolare. E magari gli scalini che stiamo salendo. O l’altezza del salto dal quale stiamo atterrando (ed attenti alle distorsioni!).
Il tutto moltiplicato per il numero di passi, scalini o salti che affrontiamo nell’arco di una vita.
In parole povere, tanta roba.

E se non ci fossero?
Se non ci fossero, artrosi. Prima, e poi protesi al ginocchio. Come facciamo a saperlo?
Fino a non troppi anni fa, in caso di una lesione al menisco si, beh, toglieva il menisco.
Via il dente, via il dolore no?
L’esperienza ha insegnato che se ce li hanno dati, a qualcosa servono.
In pratica i menischi, dal punto di vista meccanico, fanno due cose:
- si fanno carico di parte della forza che li attraversa
- distribuiscono la restante su una superficie più ampia, riducendo la pressione sulla cartilagine.
Da un punto di vista più fisiologico, invece, lubrificano ed aiutano a nutrire la cartilagine.
Togliendoli? Non solo tutto il carico passa sulla cartilagine, che si usura più velocemente, ma in più questa soffre perché nutrita male e non lubrificata.
Come si trattano oggi i menischi?
Il termine è uno dei preferiti di noi fisioterapisti: trattamento conservativo. Cioè fisioterapia.
Che vuol dire, salvare il più possibile.
Premessa: per il lavoro che fanno, è normale che col tempo si usurino e lesionino.
Di per sé, avere un menisco lesionato significa quindi poco, in termini di dolore.
Ovviamente, però, i menischi non sono felici quando si lesionano o usurano eccessivamente. In quei casi, rispondono con una bella infiammazione. Ed è quella che fa male!
Risolta l’infiammazione e ritrovato l’equilibrio all’interno del ginocchio, di solito il dolore se ne va. E quindi fisioterapia, tecarterapia, limfa therapy, osteopatia, ginnastica propriocettiva e posturale!
Ci sono però casi dove la lesione è tale da rendere necessario un intervento chirurgico. Possiamo raggrupparli così:
- quando una parte del menisco si stacca, e va a bloccare il movimento.
- quando la lesione è troppo estesa, e continua a produrre infiammazione
- quando la lesione è completa, ed il menisco vaga per il ginocchio senza far il suo dovere
In questi casi il chirurgo, comunque, tenta di salvare il salvabile!
Se può ricucire, ricuce.
Se non può, taglia il meno possibile.
Nei casi più gravi, purtroppo, lo toglie.

E poi?
Beh, è facile! Fisioterapia, tecarterapia, Limfa therapy, osteopatia, ginnastica propriocettiva e posturale!
Si tratta allo stesso modo di uno non operato. Con gli obiettivi di:
- eliminare l’infiammazione
- recuperare la mobilità del ginocchio
- ritrovare la stabilità e la sicurezza